Imperatore. Figlio dell'imperatore Ferdinando III, fu re d'Ungheria (1655), di
Boemia (1657) e infine imperatore (1658). Uomo di grande cultura e saggezza,
durante il suo regno dovette affrontare numerose insidie interne ed esterne
all'impero. La sua politica di restaurazione economica, amministrativa e
religiosa fu volta a cancellare gli effetti della guerra dei Trent'anni, che con
i trattati di Vestfalia aveva dato una nuova autonomia agli stati tedeschi. A
Oriente dovette combattere contro i Turchi. La prima offensiva turca (1663-64)
terminò con la pace di Vasvár, che assicurò all'impero
ottomano alcuni territori ungheresi e un tributo annuo. Nel 1683 la guerra
riprese, i Turchi giunsero ad assediare Vienna che fu salvata dalle truppe del
re di Polonia, Giovanni Sobieski. Nel 1699 si giunse alla definitiva pace di
Carlowitz, che portò al recupero di quasi tutti i territori occupati dai
Turchi. Sul fronte occidentale
L. aderì alla coalizione
antifrancese nella guerra iniziata da Luigi XIV contro l'Olanda (1672-79),
conclusasi con l'annessione della Franca Contea alla Francia. Il conflitto
riprese nel 1682 e portò
L. alla guerra della Santa Alleanza e
alla pace di Ryswick (1697). All'inizio del Settecento
L. lottò
nuovamente contro la Francia per la successione al trono spagnolo. Le
disposizioni testamentarie del re di Spagna Carlo II, per il principio
dell'indivisibilità dell'impero, designavano come erede universale
Filippo di Borbone, nipote di Luigi XIV, al quale
L. oppose la
candidatura del suo secondogenito Carlo. L'imperatore, tuttavia, assistette solo
alle prime vittorie riportate nella guerra di Successione perché
morì nel 1705 (Vienna 1640-1705).